Started on 24. Marzo 2025.

Tipo: Torpiljarka tip Schichau
Nome: TB 26 Flamingo
Affiliazione: Austro-Ugarska
Dimensioni: d=39 m; š=4,5m;
Affondò: 23.08.1914
Causa: Podvodna mina
Importanza storica: Postoji
Luogo: W od ophodne linije Porer – Peneda
La difficoltà di trovare: teško se nalazi – potrebna pomoć instrumenata (GPS)
Profondità massima: 46 m
Profondità minima: 41 m
Corrente: uglavnom promjenjiva, povremeno i jaka
Accesso: Pristup moguć isključivo brodom (lokacija je na otvorenom moru)
Visibilità: ljeti slaba, zimi znatno bolja
Il mondo vivente: Raznolik život na i oko olupine, povremeno primjerci većih riba
Conoscenza e abilità: napredne ronilačke kategorije prema svojim ovlastima

STORIA

Alla fine del XIX secolo, l’invenzione dei torpedinieri, da parte di un capitano di marineria di Fiume, poi perfezionata da un produttore inglese che aveva la propria fabbrica a Fiume, facilita largamente le battaglie in mare.

Il torpediniere a vapore TB-26 Flamingo viene costruito nel 1889 in un cantiere a Trieste. Lo scafo aveva un bordo libero molto basso, un fumaiolo e la poppa di forma tondeggiante. Sul cassero c’erano due torrette con delle piccole finestre. Il torpediniere era così basso che quando faceva maltempo era quasi interamente ricoperto dall’acqua. C’era un tubo lanciasiluri sotto la prua. L’armamento principale della nave erano appunto i siluri, ma c’erano anche due cannoni leggeri calibro 37/23mm, un tubo lanciasiluri sotto coperta e uno a poppa. La macchina a vapore aveva la potenza di 950 cavalli per una velocità di 19 nodi. Durante la guerra sulla Flamingo erano imbarcati 2 ufficiali e 16 sottufficiali – marinai.

EVENTI

La TB-26 Flamingo veniva usata come unità di pattuglia per la zona circostante il porto militare di Pola. Nella notte 22.-23.8.1914 era in servizio tra il faro di Porer e Punta Peneda sulle Isole Brioni, soffiava la bora. Attorno alle 2.30 incorre in una mina che esplodendo danneggia il lato destro della poppa. L’acqua penetra lentamente e la nave si mantiene sulla superficie fino alle 3.30, quando il comandante viene informato che dal forte di Veruda vengono mandati in loro aiuto due torpedinieri e ordina di calare in mare la scialuppa di salvataggio, che presto però si riempie d’acqua e parte dell’equipaggio non riesce a tenersi in superficie per la forte bora. Per motivi sconosciuti i soccorsi arrivano appena alle 8.45 circa, il che è letale per 11 membri dell’equipaggio.

IL RELITTO
Il TB-26 Flamingo è uno dei rari relitti risalenti al 19. secolo. Giace in mare aperto alla profondità di 41 – 49 metri. Lo scafo si innalza per soli 2 – 3 metri dal fondale marino, per cui è difficile localizzarlo. Giace sul fondo in posizione eretta. Quando la visibilità è buona è possibile vedere le linee di contorno della prua che si stagliano sul chiaro fondale sabbioso già dalla profondità di 25 – 30 metri. La prua e il ponte di prua sono così rotondeggianti che ricordano un sommergibile. Tale impressione è sottolineata dalla forma ovale della torre di controllo, tipica dei torpedinieri dell’epoca. Nuotando sopra alla prua vediamo che si assottiglia sempre più fino all’estremità dove si trova il tubo lanciasiluri. La prua si staglia alta e diritta ed è talmente infestata dalla vegetazione che il coperchio esterno del tubo lanciasiluri si vede a malapena. Seguendo la prua e nuotando sul fondo, si vedono dei buchi nelle lamiere, il che è segno di corrosione.

Arrivati alla torretta di comando, vediamo che manca la parte superiore per cui è possibile vedere facilmente il complicato meccanismo che vi si trova. Si tratta dei resti del sistema di timonaggio della nave. Attraverso la torretta ci si può intrufolare cautamente nella prua, nella quale la visibilità è molto più buona che al di fuori del relitto. Passato con cautela oltre la struttura divisoria orizzontale è si entra nella prua vera e propria dove si trova il tubo di lancio dei siluri. Il tubo è aperto ed è vuoto e il coperchio posteriore non c’è . Qui si trova a anche la testata di un siluro. Il siluro stesso non c’è ma non è consigliabile toccare la testata dato che non si sa se si tratti di una testata da guerra o da simulazione. La lamiera della testata è di color verdognolo e non è invasa dalla vegetazione, il che significa che è probabilmente di rame.

Uscendo dall’interno e nuotando verso la poppa, passiamo vicino al luogo dove si trovava il fumaiolo. Qui c’è un buco circolare del diametro di 80 cm attraverso il quale si vede un tubo che porta alla caldaia a vapore. Più in la verso la poppa si trova un’altra torretta il cui interno è quasi del tutto riempito di sabbia e fango e dei resti dell’albero maestro. Dietro ad esso si trovano lamiere ricurve e i tubi piegati , il che fa pensare che la poppa della nave sia stata fortemente danneggiata dall’esplosione. Sul fondo attorno alla nave ci sono i resti della struttura della poppa e delle lamiere cadute dal relitto. Il TB-26 Flamingo è l’unico torpediniere di questo tipo disponibile per le immersioni nell’Adriatico.

Tempo di navigazione da DC SHARK: 40 min

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