Started on 6. Dicembre 2024.

Tipo: Putnički parobrod
Nome: Baron Gautsch
Affiliazione: Austro-ugarska kompanija
Dimensioni: d=84,5 m; š=11,64m; 2069 BRT; 861 NRT
Affondò: 13.08.1914
Causa: Podvodna mina
Importanza storica: Postoji. lokalitet je zaštićen. Ronjenje je dopušteno samo preko ovlaštenog ronilačkog centra.
Luogo: W od otočja Brijuni
La difficoltà di trovare: Lokacija je na otvorenom moru – potrebna pomoć instrumenata (GPS)
Profondità massima: 41 m
Profondità minima: 37 m
Corrente: Uglavnom slaba, ali zbog otvorenog mora povremeno umjerena do jaka
Accesso: Pristup moguć isključivo brodom (lokacija je na otvorenom moru)
Visibilità: slabija ali zimi znatno bolja
Il mondo vivente: Raznolik život na i oko olupine, povremeno primjerci većih riba
Conoscenza e abilità: Ronilačke kategorije prema svojim ovlastima

STORIA

La nave passeggeri di lusso Baron Gautsch viene varata in mare in un cantiere britannico nel 1908, lunga 84,5 metri, larga 11,6 metri, con 2069 tonnellate di stazza, per il Lloyd austriaco. Dal 1908 – 1914 si occupa di trasporto passeggeri dalla Dalmazia verso Trieste e altri porti dell’Adriatico settentrionale. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, molte navi commerciali della Monarchia austro-ungarica vengono confiscate e messe a servizio della marina militare. Ridipinte in colori mimetici, fungono da incrociatori di supporto per il trasporto di militari e l’approvvigionamento e così pure la Baron Gautsch. Molti ufficiali sono riservisti e prendono servizio presso la marina militare. In questo modo, in 4 viaggi per 1810 miglia nautiche la Baron Gautsch trasporta rinforzi militari da Trieste a Cattaro in Montenegro. Durante ogni viaggio di ritorno riporta poi i civili evacuati da quei luoghi verso i porti dell’Adriatico settentrionale, in tutto 2855 persone.

EVENTI

13.8.1914 la Baron Gautsch era di ritorno con il suo carico di passeggeri dalla Dalmazia verso Trieste, seguendo la via di navigazione più breve. Quel giorno il posamine Basilisk della Marina militare austro-ungarica aveva deposto in mare delle mine per proteggere la via di accesso al porto militare di Pola. Presso Punta Promontore la Baron Gautsch stava navigando a piena velocità molto più vicino alla costa rispetto a quanto ordinato dal governo militare, in rotta dritto verso il campo minato deposto quel giorno. Il posamine Basilisk, che se ne stava andando, vide la Gautsch dirigersi verso il campo minato e iniziò subito a mandarle segnali di avvertimento che però nessuno dell’equipaggio della Gautsch vide o interpretò male. La nave si trovava ormai nel campo minato …d’un tratto lungo il lato sinistro della nave echeggiò una forte detonazione, l’acqua fu catapultata in aria e coprì tutta la nave che iniziò ad inclinarsi a sinistra a grande velocità. Sul ponte regnava il panico, mentre l’equipaggio tentava di calare in mare qualche scialuppa di salvataggio. Anche il Basilsk, che si trovava a 3 miglia nautiche di distanza dalla Baron Gautsch, reagì subito mandando la propria lancia a motore verso il luogo dell’incidente.

Solo qualche minuto dopo l’esplosione la nave a vapore Baron Gautsch si trovava ormai per sempre nelle profondità marine.

Anche se vicino, l’equipaggio del Basilisk, con l’aiuto di tre cacciatorpedinieri, riuscì a salvare in tutto 159 persone, mentre 177, di cui molte donne e bambini persero la vita nel naufragio.

L’ufficiale in seconda andò a fondo con la nave, mentre il capitano e il primo ufficiale vennero arrestati e incarcerati a Pola. Non si conoscono gli esiti dell’inchiesta e del processo per motivi di censura della stampa in stato di guerra.

Durante i disordini di Vienna nel 1925 venne poi dato fuoco al Palazzo di giustizia e con esso anche alla documentazione sul maggiore incidente nautico civile della Monarchia austro-ungarica nel 20. secolo.

IMMERSIONE

La nave giace sulla chiglia in posizione eretta su un fondale sabbioso alla profondità di 37 – 41 metri. La parte più alta e meno profonda della nave è il ponte superiore, dato che del ponte di comando di legno non è rimasto quasi niente. Gli alberi non sono più al loro posto – quello anteriore giace abbattuto ed appoggiato al cassero, mentre dell’albero posteriore non c’ è traccia. Lo scafo è ben conservato e al centro del lato sinistro della nave, all’altezza della colonna d’acqua, si apre un foro delle dimensioni di 2 metri x 2 metri causato dall’esplosione della mina. A prua si trova il verricello salpa ancora e entrambe le ancore sono al proprio posto. Il cassero della nave è raggiungibile anche da sommozzatori con poca esperienza. Dato che le parti in legno del ponte sono perlopiù marcite, la luce del giorno permette di vedere bene i ponti superiori e i locali in cui si trovavano salone e sala da pranzo per i passeggeri. I vetri delle finestre sono fuori posto già da tempo e le gruette delle scialuppe di salvataggio sul lato sinistro della nave sono ancor oggi piegate verso lato, il che testimonia la lotta dell’equipaggio e dei passeggeri per lasciare la nave che stava affondando. Il fumaiolo anteriore è collassato nell’interno della nave e giace obliquo al di sopra del vano caldaia.

Nella zona circostante la nave si possono trovare diverse specie di pesce, da grandi sciami di pesce di piccole dimensioni a esemplari più grandi di tonno.

Quando la visibilità è eccellente, le parti della nave si possono vedere dalla superficie. La visibilità all’interno della nave è di gran lunga migliore rispetto all’esterno del relitto, dato che le correnti marine sono meno forti, ma è necessaria molta prudenza nel muoversi lungo i ponti e attraverso i locali in cui si trova sempre uno strato sottile di fanghiglia che si alza facilmente se si agitano inutilmente le pinne.

Tempo di navigazione da DC SHARK: 1,45-2 h

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